Rothbard e Bitcoin
Il pensiero libertario di Rothbard, come i manifesti Cypherpunk anni 90, mancavano ancora di un elemento chiave: una moneta privata; ora c'è, e la libertà è a portata di mano.
Nel brano precedente ho gettato nello stagno un pietra bella grossa; se non avevi mai nemmeno preso in considerazione l’idea che lo stato potesse non esistere, allora probabilmente avrai in testa un sacco di dubbi e domande su come possa essere la vita da queste parti, nel XXIII secolo… Ti sarai anche accorto che ho accennato a bitcoin, l’ho fatto perchè se i tumulti del 2020 sono stati cruciali perchè l’umanità intraprendesse finalmente il cammino verso la libertà, il seme era stato piantato molto prima. Erano decenni che il movimento Cypherpunk inseguiva un ingrediente mancante della loro ricetta: una moneta sana, lontana dalle mani dello stato. Ed era stata teorizzata ancora prima da chi il pensiero libertario lo ha forgiato, oltre che dagli economisti austriaci.
Ma voglio arrivarci per gradi, e prima di raccontati il mondo del 2222, vorrei che leggessi questo testo, scritto nel 2021, perchè contiene i semi dell’idea di un mondo libero dai governi centralizzati, piantati prima che bitcoin esistesse, e a commento una prima visione del ruolo che questo effettivamente avrebbe avuto in futuro.
Buona lettura
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Rilettura in chiave moderna dei testi di
Murray N. Rothbard
PER UNA NUOVA LIBERTA’ : da Rothbard a Bitcoin
Come il protocollo Bitcoin può rendere reale il sogno libertario
Lo scambio di valore è un processo fondamentale per qualunque civiltà e per il suo sviluppo, ma nell’era di internet l’oro non può essere considerato il mezzo di scambio senza intermediari che un mondo libertario necessità, e dato che il concetto stesso di banca tradizionale stride con l’ideologia ancap; diventa quindi evidente che bitcoin si configura come un vero e proprio presupposto fondante per poter costruire un mondo libero basato sull’anarco capitalismo, privo di regolatori, ma non privo di regole.
In queste pagine riprenderemo dei passaggi dei testi di Rothbard, principalmente “ PER UNA NUOVA LIBERTA’ ”, e andremo ad ipotizzare come il protocollo Bitcoin potrebbe integrarsi nel processo di libero mercato e scambio di valore, grazie all’identità digitale su blockchain, e come questo potrebbe davvero risolvere problemi che prima non potevano trovare soluzione, una volta sottratto lo stato o un'entità centralizzata dall'equazione.
Non sono uno un esperto in nessuno dei campi che toccheremo e non scrivo un testo dal tema dell'esame di maturità, quindi, caro lettore, aspettati un’esposizione pessima, farcita di un’immensità di errori tecnici, ma che hanno il solo scopo di stimolare un dibattito con persone più esperte di me, e capire se davvero possiamo essere di fronte ad un percorso, seppur probabilmente lunghissimo, che possa condurci fuori dall’allucinazione collettiva dello stato, delle monete fiat, e verso un futuro di autentica libertà individuale.
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*Le parti in corsivo sono citazioni dei testi originali*
Il credo libertario
Proprietà e scambio
Assioma della non-aggressione
Il credo libertario si basa su un assioma centrale: nessuno può aggredire la persona o la proprietà altrui. L’ “aggressione” viene definita come l’uso o la minaccia della violenza fisica contro la persona o la proprietà di altri. Aggressione è quindi sinonimo di invasione.
Se ognuno ha il diritto assoluto di essere libero dall’aggressione, ciò vuol dire che il libertario difende le cosiddette “libertà civili” (fra le quali la libertà di commettere i cosiddetti crimini “senza vittime”: pornografia, prostituzione, deviazione sessuale, consumo di droghe). Ma difende anche i diritti di proprietà, opponendosi a qualsiasi interferenza dello Stato nell’economia.
In tutta la storia c’è stato e c’è un grande aggressore centrale che ha offeso tutti questi diritti: lo Stato. Esso commette omicidio di massa chiamandolo “guerra”, pratica la schiavitù e la chiama “coscrizione”, pratica la rapina e la chiama “tassazione”. Nelle varie epoche la casta degli intellettuali ha sempre giustificato l’esistenza dello Stato, prima in termini divini, oggi sulla base del “bene comune”.
Già in questo breve paragrafo, che riassume perfettamente l’ideologia anarco capitalista, è facile cogliere come bitcoin potrebbe avere un ruolo fondamentale:
“... difende anche i diritti di proprietà, opponendosi a qualsiasi interferenza dello Stato nell’economia.”
E quale miglior modo per difendere la proprietà del sudato risparmio dal continuo furto perpetrato dallo stato se non tramite un denaro inconfiscabile, senza barriere geografiche, non inflazionabile per volere di chicchessia, se non bitcoin?
“lo Stato [..] pratica la rapina e la chiama “tassazione”
E’ la prima grande illusione di massa dal quale mi sono risvegliato un giorno, sentendomi un po’ Neo di Matrix, perchè
“ Nelle varie epoche la casta degli intellettuali ha sempre giustificato l’esistenza dello Stato, prima in termini divini, oggi sulla base del “bene comune”
Ho subito trovato un’analogia con ciò che, durante i lockdown, ci veniva propinato giorno e notte, quando sedicenti virologi canterini, sbeffeggiavano premi nobel non allineati al pensiero unico e leccavano il culo in tv al governo, distribuendo una bugia dietro l’altra riguardo a quanto sarebbe stato breve ma efficace ogni sacrificio che ci veniva chiesto stando chiusi in casa, o sull’efficacia, dichiarata certa, seppur mai testata, di un nuovo tipo di vaccino che avrebbe dovuto risolvere tutto in pochi mesi e due dosi, grazie all'efficacia dichiarata vicina al 95% ( non sto criticando o meno il vaccino, sto criticando la metodologia comunicativa e coercitiva). E quindi via a immense spese pubbliche per finanziare gli acquisti di vaccini, mascherine, banchi con le rotelle con soldi stampati dal nulla e distribuiti a pioggia per finanziare tv radio e giornali che si fossero prestati a diffondere messaggi istituzionali omologati, per bonus monopattini e altre distorsioni del libero mercato che presto avremmo pagato di tasca nostra con l’inflazione più alta degli ultimi decenni e tutto “sulla base del “bene comune”.
Libero scambio e libero contratto
I due assiomi del diritto alla proprietà di se stessi e del diritto di homestead rappresentano l’intera gamma dei principi del sistema libertario. Tutta la dottrina libertaria consiste nello sviluppo delle implicazioni di questi principi.
Se un individuo ha il diritto alla proprietà, ha anche il diritto di scambiare (terzo principio); dunque nasce la giustificazione del libero contratto e dell’economia di libero mercato.
Bitcoin rafforza questo diritto, perché in un mondo che sta andando verso le CBCDs ( central bank digital currency ) ovvero delle monete digitali programmabili ( lato intermediario ) emesse dalle banche centrali, che nulla hanno a che fare con Bitcoin, sebbene gli stati le stiano promuovendo come soluzione migliorativa è più sicura a BTC, queste non sono altro che un nuovo efficientissimo modo per restringere le libertà di scambio e non solo, grazie alla facilità con la quale possono essere tracciate, confiscate, programmate per poter essere spese solo da e verso chi ci sarà consentito, in base al nostro pensiero politico espresso sui social o al nostro credit score, che può dipendere da quante dosi abbiamo, da quale tessera di partito possediamo, o da quante tasse paghiamo. Potrebbero impedirti di acquistare un biglietto aereo se qualcuno ritenesse sarebbe preferibile non farti lasciare il paese, o se per quest’anno hai già emesso troppa CO2 con la tua auto a scoppio o col tuo barbeque a legna, dato che hanno tracciato il tuo acquisto di benzina e legna da ardere e deciso che era troppa.
Nemmeno il pagamento in contanti sarà esente da tracciamento ( o comunque finchè non verranno tolti del tutto dalla circolazione), perchè presto il green pass potrebbe rivelarsi per quello che è davvero: un ottimo sistema per il controllo del cash: se il tuo QR code personale ti viene chiesto dal negoziante prima di emettere scontrino il gioco è fatto, come già avviene in posta per mandare una lettera o fare qualunque operazione. Con bitcoin spendi quando e verso chi vuoi, nessuno può impedirmelo, ovviamente i commercianti dovranno aprire gli occhi.
Difesa dell’eredità: non ci si deve concentrare sul destinatario, ma su colui che lascia, il quale deve essere libero di disporre dei propri beni.
Un amico ha perso la moglie per tumore durante il covid, forse non solo per quello, ma sicuramente il fatto che in quel periodo i medici avessero l’ordine di posticipare visite e operazioni che non fossero correlate alla “pandemia”, di sicuro non l’ha aiutata ad intervenire tempestivamente. In seguito alla sua morte, marito e figli, dopo due anni, non sono ancora entrati in possesso dell’eredità, per colpa di una quantità assurda di carte, decisioni di tribunali, notai e ministeri, ridicolo! Non hanno potuto nemmeno vendere una vecchia auto per monetizzare il valore, che nel frattempo tende sempre più verso lo zero. La prima cosa che ho pensato è che se i risparmi li avessero avuti in bitcoin invece che in banca, prima di tutto li avrebbero moltiplicati in valore, ma soprattutto ne avrebbero potuto immediatamente disporre. La frase sopra citata però si concentra su colui che lascia, che dovrebbe essere libero di lasciare i suoi averi a chi preferisce, e anche qui bitcoin verrebbe in aiuto, grazie alla sua incensurabilità e programmabilità ( lato proprietario, non lato intermediario ).
Ora si può esplicitare il concetto di “libertà” (freedom) per il libertario: la libertà è la condizione in base alla quale i diritti di una persona sul proprio corpo e sulle proprietà materiali non vengono invasi, non sono oggetto di aggressione.
Il libertario non è un egualitario: l’unica uguaglianza che reclama è l’uguaglianza dei diritti di ogni uomo alla sua persona e alla proprietà dei suoi beni. Per il resto gli uomini differiscono fra loro per abilità, talento e interessi, e le diversità si espandono attraverso la libertà di perseguire i propri obiettivi.
Bitcoin, come il libertario, non è egualitario: non nasce necessariamente per ridistribuire la ricchezza nel mondo, anche se e probabilmente è la più grande occasione di riscatto nella storia per ogni paese del terzo mondo, ma semplicemente “ premia le singole abilità, talento e interessi.”
Bitcoin viene spesso accusato di essere uno schema Ponzi per il solo fatto di aver arricchito chi ne è entrato in possesso prima. Lo schema Ponzi è un modello economico di vendita truffaldino ideato da Charles Ponzi, che promette forti guadagni ai primi investitori, a discapito di nuovi "investitori", a loro volta vittime della truffa. Il tutto funziona finché nuovi attori entrano nel sistema, poi il tutto crolla quando non ci sono più nuovi investitori, perché il flusso di cassa verso il vertice si esaurisce. Chi dovesse sostenere questa argomentazione, prima di tutto non ha nemmeno compreso la definizione corretta di schema Ponzi, dato che se posto in quest’ottica anche il mercato azionario sarebbe un Ponzi, non ha invece compreso che probabilmente sta affidando la propria vecchiaia ad un sistema che invece, allo schema Ponzi, risponde perfettamente: l’INPS. Se hai capito la differenza tra INPS e BITCOIN , allora questo semplicemente “ premia le singole abilità, talento e interessi.”
Diritti di proprietà e diritti umani
A differenza dei liberal, i libertari ritengono che i diritti di proprietà sono diritti umani (e viceversa), e sono assolutamente indispensabili ai diritti umani. Non si possono separare: se lo Stato possiede tutte le tipografie, la libertà di stampa potrebbe essere pregiudicata (chi possiede tutti i mezzi possiede tutti i fini).
Nell’era di internet potrebbe sembrare che chiunque sia libero di dire e scrivere ciò che vuole, ma sta diventando sempre più evidente che il potere di censura dei big tech come Facebook ( Meta ) e Google, stanno diventando un problema grande almeno quanto la censura statale, ma per quanto i socialisti sostengano che in Italia esista una vera libertà di parola, la realtà è molto diversa, e diventa palese quando un dissenso scientifico si tramuta nella radiazione dall’albo dei medici, per esempio.
Il protocollo Bitcoin non offre solo una moneta per lo scambio di valore, è un protocollo dal potenziale immenso, il valore è solo un tipo di informazione, non di certo l’unica che Bitcoin può rendere incensurabile e trustless, ad esempio esistono già oggi sistemi di messaggistica basati su LN e chissà il futuro cosa potrà riservarci.
Inflazione e ciclo economico: il collasso del paradigma di Keynes
Con la stagflazione della metà degli anni ‘70 entra in difficoltà il paradigma della “regolazione fine” dell’economia. La spiegazione degli avvenimenti e in generale dei cicli economici è offerta dalla scuola austriaca di Mises e Hayek.
L’inflazione dipende dall’offerta di moneta. Oggi lo stato mantiene il monopolio della moneta, e dunque esso è responsabile dell’inflazione.
Credito bancario e ciclo economico
Teorie del ciclo: Ricardo, Austriaci. Oggi i prezzi aumentano anche nella fase di recessione perchè i governi aumentano la quantità di moneta in circolazione.
Una delle critiche mosse contro bitcoin, diffusa in Italia da personaggi come Boldrin, sosterrebbe che bitcoin non possa fungere da moneta proprio in funzione della sua rigidità nell’offerta: in caso di crisi economica una moneta con offerta anelastica non consentirebbe di dare sussidi, rendendo impossibile l’assistenzialismo ed in generale tutte le politiche economiche keynesiane che ci hanno portati, nel lungo periodo, al disastro economico nel quale ci troviamo oggi. Questo solo se si presuppone che quella sia la giusta strada da percorrere! Le monete statali con offerta elastica perdono potere d’acquisto anno dopo anno derubando ognuno di noi del frutto del proprio lavoro, e sono la principale causa di quei cicli economici di “bolla e crollo” che i keynesiani considerano “naturali ed inevitabili”. Pretendono di curare l’economia con lo stesso veleno che ne causa il male: altra stampa incontrollata, che equivale a curare un tossicodipendente con un’altra dose.
Il comunismo e la pianificazione centrale dell’economia non hanno mai funzionato, i lockdown e lo sconvolgimento forzato delle abitudini di miliardi di persone, non a causa di un virus, ma delle reazioni spropositate dei governi nei confronti una malattia con mortalità ridicolmente bassa se rapportata ai danni collaterali causate dai governi stessi, ne sono state un nuovo esempio. Ogni interferenza nel libero mercato non può che fare danni: interruzione della supply chain, aumento dei prezzi, squilibri di domanda e offerta, sono davanti ai nostri occhi.
La soluzione radicale è quella di separare la moneta e il sistema bancario dallo Stato.
e finalmente c’è una soluzione per dare concretezza a questa intuizione illuminante
Ciò implica l’abolizione del Sistema della riserva federale e il ritorno a una moneta-merce (per esempio l’oro o l’argento)
Oro e argento prima di bitcoin sembravamo l’unica possibile soluzione, ma in un mondo fortemente digitalizzato, non potrebbe trovare applicazione reale come moneta di scambio. Uno dei problemi che affligge l’oro come moneta di scambio, è il costo di trasporto: mandare un lingotto dalla parte opposta dell’ Oceano Atlantico, può costare circa l’1% del suo valore.
[...]affinchè l’unità monetaria possa di nuovo essere un’unità di peso di una merce prodotta dal mercato, piuttosto che il nome che appare su un pezzo di carta.
E bitcoin, come l’oro, è prodotto davvero dal mercato, grazie alla proof of work, unico algoritmo in grado di garantire sicurezza e decentralizzazione.
Il settore pubblico: il governo negli affari
Nella fornitura pubblica di servizi manca l’incentivo all’efficienza, perché non viene attivato il meccanismo dei profitti e delle perdite, e più in generale non si lascia esprimere il sistema dei prezzi. Inoltre, vengono “incolpati” gli utenti e i consumatori, considerati dei dilapidatori delle risorse scarse dello Stato (le strade, l’acqua, l’energia elettrica). Al contrario un’impresa privata “corteggia” il consumatore-utente. Il programma libertario prevede l’abolizione del settore pubblico e la conversione di tutte le attività statali in attività eseguite volontariamente da imprese private.
E qui veniamo al dunque, ovvero come nel concreto, la nascita di Bitcoin potrebbe essere la svolta per rendere possibile un ipotetico mondo libertario senza stati centrali, rispondendo una volta per tutte alla classica domanda: “senza stati, chi costruirebbe le strade?”
Il settore pubblico: strade e vie
Protezione delle strade
Naturalmente, l’abolizione del settore pubblico comporterebbe che tutti gli appezzamenti di terreno, tutte le aree, tra cui le vie e le strade, diventino di proprietà privata, dei singoli individui, delle aziende, delle cooperative o di qualsiasi altro raggruppamento di persone e di capitali. Il fatto è che tutte le strade ed i terreni divenendo privati, di per sé, risolverebbero molti dei problemi apparentemente insolubili. Quello che dobbiamo fare è orientare il nostro pensiero nel considerare un mondo in cui tutte le zone della terra siano di proprietà privata.
[...]si supponga che la zona di Times Square, strade comprese, sia gestita privatamente, per dire, dalla “Associazione dei commercianti di Times Square”. Naturalmente, i commercianti sanno benissimo che se la criminalità dilaga nella loro area e se gli scippi e le rapine abbondano, i loro clienti svaniscono e andranno verso quartieri e aree concorrenti. Quindi, è nell’interesse economico dell’Associazione degli esercenti fornire una protezione di polizia efficiente e numericamente abbondante, affinché i clienti siano attratti anziché respinti dal loro quartiere. Dopo tutto le imprese private, cercano sempre di attrarre e mantenere i propri clienti.
Nel settore “crypto” oggi potremmo parlare della DAO dei commercianti di una certa zona. Oggi il concetto di smart contract viene subito associato a blockchain alternative a Bitcoin, prime tra tutte Ethereum, in realtà protocolli come Lighting Network possono sopperire a tutte le esigenze di un mondo libertario, senza doverci preoccupare di shitcoin varie. Ethereum , per esempio, a causa del peso della sua blockchain in termini di terabyte, rende sostanzialmente impossibile per un utente medio implementare un full node, limitandone drasticamente la decentralizzazione, senza contare che molti nodi risiedono su server Amazon AWS, spegnendo i quali queste reti alternative crollerebbero. Il passaggio alla PoS non potrà che peggiorare la situazione della prima criptovaluta concorrente, dato che questo algoritmo di consenso di fatto replica il sistema fiat, dando più potere a chi ha più capitali, ai quali permetterà di guadagnare ancora più capitali ( tendendo alla centralizzazione ) i quali saranno soggetti a pressioni del regolatore, il quale tenterà inevitabilmente attacchi di censura delle transazioni, o ad attacchi sistemici, come quello effettuato sul sistema Terra-Luna. Con la Proof of Stake, quando il valore della moneta scende, diventa facile prendere il possesso della rete per un ente in grado stampare denaro fiat, dato che saranno necessari capitali modesti da investire per un nodo validatore, a quel punto l'attaccante potrà riorganizzare la blockchain.
Su bitcoin un attaccante che fosse in grado di far calare momentaneamente il controvalore in fiat, ad esempio facendo terrorismo sui retail, dovrebbe comunque spendere lavoro ed energia elettrica come qualunque altro miner, rendendo lo forzo inutile perchè i blocchi non potrebbero essere rioganizzati a piacimento per il solo fatto di possedere grandi quantità di monete, e il network continuerebbe a lavorare come sempre. E’ chiaro che solo Bitcoin può garantire lo standard di sicurezza necessario a gestire lo scambio di valore in un sistema come quello che andremo ad immaginare; presto i progetti di sidechain e second layer come Lightning Letwork, RGB, Token21 ecc. matureranno, così che le energie e le allocazioni di capitali potranno finalmente convergere nel protocollo più sicuro e decentralizzato.
Anche tra i più accaniti fan di bitcoin come store of value, c’è chi crede sia poco probabile che diventi moneta transazionale, per via della fluttuazione di valore e del suo apprezzamento, portando come esempio Lazslo e le sue (prime) due pizze indigeste da 10.000 btc, ma credo sia solo questione di tempo e prospettiva: è chiaro che fintanto che la maggioranza delle persone avranno entrate fisse e risparmi in moneta fiat, si tenderà ad spendere questa ed accumulare btc, ma sempre più persone si convertono ad essere full bitcoin, e a quel punto si spenderà inevitabilmente la moneta forte perchè non le rimarrà altro.
Fatto questo preambolo, vediamo come un’ipotetica organizzazione indipendente e decentralizzata dei “commercianti di Time Square”, potrebbe organizzarsi.
Ogni commerciante del quartiere potrebbe essere riconosciuto come tale tramite il possesso di uno specifico token non fungibile, il quale darebbe allo stesso tempo al possessore l’onere di contribuire alle spese per la sorveglianza, ma anche il beneficio di incassare automaticamente i proventi per l’accesso al quartiere di altri operatori commerciali, come ambulanti, taxi, o un qualunque altro attore che potrebbe aver beneficio economico sfruttando la clientela attratta da un quartiere ben gestito e quindi attraente. Gli ingressi potrebbero essere rilevati con una tecnologia simile a quella implementata per la guida autonoma delle auto, che con l’avvento del 5G sarà ottimizzata, o magari tramite tecnologia NFC ( near field communication ) collegata al telefono e al wallet, o ad un braccialetto NFC, che potrà identificarci sul web 3 come nel mondo fisico, in modo univoco ma allo stesso tempo anonimo\pseudonimo. Il passo ulteriore, nonché simbolo ultimo della sorveglianza orwelliana: un chip impiantato, potrebbe anche avvenire, ma in un mondo libertario sarebbe una scelta volontaria dettata magari da una maggior comodità, e non servirebbe a tracciare la Persona, ma solo il suo pseudonimo.
[..] Quindi, l’Associazione dei commercianti farà in modo che la sua polizia sia cortese ed in buon numero. Tale protezione di polizia, efficiente e di alta qualità, prevarrebbe in tutto il paese, in tutte le strade private e nei quartieri del territorio.
Lo stesso poliziotto, identificato tramite web3 e potenzialmente pagato direttamente dall’associazione dei commercianti di zona, piuttosto che dai residenti di un quartiere, avrebbe tutto l’interesse di lavorare al meglio, perchè un feedback negativo inviato in tempo reale da datori di lavoro, cittadini e clienti, potrebbe decurtare una penale dallo stipendio.
Le fabbriche verrebbero protette nelle loro strade ed aree, così ai commercianti e alle loro strade ed alle aziende adiacenti alla strada verrebbe fornita la protezione della polizia in modo sicuro ed efficiente anche sulle loro strade a pagamento e le altre strade di proprietà privata. Lo stesso vale per i quartieri residenziali.
Possiamo immaginare due tipi possibili di proprietà privata stradale in tali quartieri. In un tipo, tutti i proprietari di un certo isolato potrebbero diventare comproprietari dello stesso, come la “85° S. Block Company”.
Pagamenti ed incassi tra persone, ma soprattutto tra macchine, saranno sicuramente un elemento trainante per gli sviluppi di Lighting Network o sue future evoluzioni. Ciò che immagino è che ogni individuo, in base alla propria propensione all’imprenditoria, ai propri gusti e alla proprie capacità di spesa, sarebbe allo stesso tempo socio imprenditore di moltissime attività e cliente di altrettante, oltre che di sé stesso, qualora utilizzasse un servizio del quale è anche socio. Ad esempio, nel momento in cui decidesse di trasferirsi in un quartiere, potrebbe essergli richiesto dal contratto privato con gli altri abitanti, di bloccare in uno smart contract “ strade del quartiere X “ , una certa quantità di satoshi necessaria a costruire e mantenere le vie ( sempre che non desideri vivere isolato in un bosco o su un’isola, da solo o con altri che la pensino come lui). Ovviamente non varrebbe solo per un quartiere in città, ma anche per un paesino disperso tra i monti, i residenti del quale avranno tutto l’interesse di costruire una strada per avere un comodo accesso per sé e per i clienti delle proprie attività, e che diventerà un buon business con i turisti appassionati di montagna.
Tutto ciò a qualcuno potrebbe sembrare molto costoso, ma non dobbiamo dimenticare che tutto ciò che oggi crediamo sia gratis, come l’assistenza sanitaria in Italia, o l’uso delle strade, in realtà lo paghiamo, e anche caro, con le tasse, a fronte di risultati discutibili. “Allora che differenza c’è con le tasse?!” Semplice: sarebbero contratti tra privati accettati su base volontaria, e se non volessi pagare, mi basterà spostarmi in altri luoghi, dove altre persone avranno una visione più simile alla mia e nessuno mi obbligherà sotto minaccia come accade con la mafia di stato. Quindi ognuno, sempre grazie a sistemi di rilevamento di accesso anonimi\pseudonimi, incasserà satoshi nel momento in cui un estraneo percorrerà la strada per la quale ha investito, e pagherà satoshi nel momento in cui ne percorrerà altre. Lo smart contract potrebbe pagare automaticamente anche l’azienda che si occupa della pulizia o delle manutenzioni, o multare ed incassare in automatico se l’utente dovesse infrangere una regola del contratto volontario stipulato con i proprietari della strada e accettato implicitamente nel momento stesso in cui ne facesse uso. Ai tempi degli scritti originali invece, nulla di tutto ciò era ipotizzabile, e possiamo quindi leggere di soluzioni più arcaiche, simili a quelle utilizzate oggi:
Mentre per le autostrade il meccanismo del pedaggio è di facile applicazione, come si determinerebbe e applicherebbe il prezzo e la riscossione per le strade urbane? Ci sono diversi modi: si acquista un permesso da esporre sul veicolo; un contachilometri speciale che scatta più velocemente nelle ore di punta e sulle strade trafficate; telecamere agli incroci per la registrazione delle targhe e invio di una fattura con l’importo.
In Inghilterra, dal Settecento, molte strade furono gestite da compagnie private, e si è formò una rete stradale fra le migliori del mondo. La stessa cosa accadde negli Stati Uniti nella prima metà dell’Ottocento.
Questa società dovrebbe poi fornire la protezione della polizia, i costi pagati sia dai proprietari di casa direttamente o su affitto, per gli inquilini, se la strada comprende anche appartamenti in affitto. Pure in questo caso, naturalmente, i proprietari hanno un interesse diretto nel vedere che il loro “isolato” è sicuro, mentre i proprietari cercheranno di attirare inquilini fornendo strade sicure, oltre ai servizi più usuali come il riscaldamento, l’acqua ed il servizio di pulizie.
Chiedere il motivo per cui i proprietari dovrebbero fornire strade sicure nella società liberale, interamente private, è stupido come chiedere perché dovrebbero fornire ai loro inquilini il riscaldamento o l’acqua calda. La forza della concorrenza e della domanda dei consumatori li renderebbe fruitori di tali servizi. Inoltre, consideriamo che i proprietari di abitazione o di alloggi in locazione, in entrambi i casi, potranno avere un aumento del valore del proprio capitale, del terreno e della casa se questa sarà in funzione della sicurezza della strada; così come per le altre ben note caratteristiche della casa e del quartiere.
Strade sicure e ben sorvegliate, alzano il valore dei terreni e delle case dei proprietari terrieri alla stessa maniera delle case ben curate; la criminalità di strada abbasserà il valore del terreno e delle case come accade per le abitazioni fatiscenti. Dal momento che i proprietari terrieri preferiscono sempre un aumento dei prezzi di mercato e non che abbassino il valore delle loro proprietà, vi è un incentivo per fornire strade efficienti, asfaltate e sicure.
Come Satoshi insegna, l’incentivo economico è il motore del mondo, nonché il miglior modo, grazie alla teoria dei giochi, di far tendere il sistema verso la miglior condizione possibile per i partecipanti in termini di ricchezza personale, tanto per gli abitanti del quartiere dell’esempio, quanto per la crescita, la sicurezza e la diffusione di Bitcoin, che pur potendo essere utilizzato per scopi e da persone molto diverse, qualunque interazione con esso dovrà essere fatta entro le regole del gioco, pena esserne semplicemente esclusi dai nodi. Una nazione che volesse attaccare bitcoin vendendone grandi quantità sul mercato, dovrà comunque prima comprarne altrettanti, o minarli, rafforzandone la rete.
Oppure, le strade potrebbero essere proprietà di compagnie stradali private, che possiedono solo le strade: esse verrebbero retribuite dai proprietari di case per i servizi di manutenzione, miglioramento e sorveglianza delle loro vie. Obiezione: se un proprietario bloccasse l’accesso? Tutti si accerterebbero che il contratto preveda il diritto al pieno accesso.
Ovviamente un mondo anarco capitalista tende a suddividersi in gruppi ristretti con le stesse vedute, quindi ogni quartiere potrebbe decidere che su quella strada il limite potrebbe essere diverso, ma come succede oggi sulle poche strade private esistenti, regole e limiti tendono comunque a convergere su uno standard, semplicemente perchè risulterebbe più pratico e semplice per la maggior parte, ma nulla vieterebbe di costruire strade con regole totalmente diverse, ad esempio senza limite di velocità, che attrarrà gli amanti della guida sportiva, e allontanerà altri.
Prezzi di vie e strade
Nelle strade private verrebbe risolto il problema della congestione da traffico: infatti lo spazio è una risorsa scarsa, e quanto più lo è tanto più alto sarà il prezzo da pagare per il passaggio. In questo modo, la costruzione delle strade non sarebbe più determinata dall’influenza dei gruppi di pressione o dalle decisioni arbitrarie dei politici, ma dai calcoli sulla domanda fatti dal mercato.
Ai tempi degli scritti originali, non si immaginava forse nemmeno ancora la tendenza al car sharing e alla guida autonoma, ma è evidente che Lighting Network sarebbe perfetto per l’utilizzo di questo tipo di trasporto, grazie al pagamento istantaneo a consumo.
Il settore pubblico: polizia, legge e tribunali
Protezione di polizia
Si ritiene che solo lo Stato possa fornire la protezione di polizia. Ma non esiste un’entità assoluta, una quantità fissa di un bene, detto protezione, fornito dallo Stato a tutti, come non esiste un bene assoluto chiamato “cibo” o “tetto”. Nei fatti, ci sono gradi praticamente infiniti di protezione: da un poliziotto solo che pattuglia un intero quartiere a più guardie del corpo personali attive ventiquattro ore su ventiquattro. La polizia non ha metodi razionali con cui assegnare la spesa complessiva alle diverse attività. La situazione sarebbe diversa se i servizi di polizia fossero offerti in un mercato libero e concorrenziale. In questo caso, i consumatori pagherebbero quel grado di protezione che sarebbero disposti ad acquistare.
Il servizio di polizia può essere fornito dai proprietari di immobili o dalle compagnie di assicurazione (che, dovendo indennizzare le vittime del crimine, avranno interesse a limitarlo).
Obiezione: un povero non può permettersi la protezione privata. Ma anche il cibo e i vestiti sono importanti, eppure nessuno sostiene che il governo debba nazionalizzarli per offrirli gratuitamente ai poveri. Comunque, le compagnie di polizia, come politica di “marketing”, in una situazione di emergenza offrirebbero probabilmente la protezione gratis.
Obiezione: i conflitti fra forze di polizia appartenenti a clienti diversi. 1) Innanzi tutto, vengono eliminate le guerre fra Stati, con armi dalla potenza distruttiva enorme, non paragonabile ad un conflitto a fuoco fra due polizie locali.
Su questo argomento, dato che mentre scrivo la Russia sta invadendo l'Ucraina, si è discusso molto ultimamente. Il denaro fiat è lo strumento che più di qualunque altro favorisce le guerre, semplicemente perché le guerre costano moltissimo, ma è facile finanziarle quando si stampa denaro dal nulla, mentre fin quando le monete erano ancorate a riserve d’oro fisico, i fondi andavano cercati sul mercato, tramite tassazione, vendita di bond, o prima ancora, i re chiedevano prestiti ai banchieri, che poi dovevano ripagare. Oggi grazie al denaro fiat uno stato non deve più nemmeno preoccuparsi dell’opinione pubblica prima di iniziare una guerra, tanto non avrà più bisogno di convincere la sua popolazione a fornirgli denaro in cambio di buoni di guerra, e non dovrà preoccuparsi delle rivolte in seguito all’aumento di tasse, dato che le persone non pagheranno una tassa esplicita di guerra, ma verranno impoveriti tramite inflazione in seguito ai picchi di stampa di moneta, inflazione che però non capiscono e quindi tollerano maggiormente.
https://bitcoinmagazine.com/culture/how-the-fed-hides-costs-of-war
Ogni consumatore che acquista la protezione, desidera che questa sia, oltre che efficiente, tranquilla; un servizio perennemente conflittuale sarebbe devastante per gli affari delle compagnie di polizia; esse farebbero in modo da risolvere le divergenze davanti a tribunali o arbitri privati.
I tribunali
In una società libertaria il servizio giudiziario (stabilire chi è il colpevole) sarebbe offerto da molti tribunali e magistrati in concorrenza.
L’arbitrato privato, come modo di risolvere le controversie, è già diffuso nelle società moderne.
Settore penale: Jones subisce un furto, la compagnia di polizia ritiene che il colpevole sia Brown; Jones si rivolge alla compagnia giudiziaria di cui è cliente; se è la stessa di Brown, non ci sono problemi; la decisione di quel tribunale sarà vincolante. Se Brown è cliente di un’altra compagnia giudiziaria, egli deciderà di far discutere il caso davanti al “suo” tribunale; se la sentenza è la stessa dell’altro tribunale, non vi sono problemi; se le sentenze sono diverse (colpevolezza e innocenza), alle due compagnie giudiziarie non converrà uno scontro violento (perderebbero prestigio agli occhi dei clienti), ma potrebbero impegnarsi a rispettare l’esito dell’appello giudicato da un arbitro a cui entrambe si rivolgono.
Nella società libertaria deve esistere un codice giuridico, un sistema di leggi. Esso si baserebbe sul principio libertario della non aggressione, definirebbe i diritti di proprietà, redigerebbe le sanzioni massime per ogni tipo di crimine e determinerebbe delle regole sulle prove (come quelle che esistono oggi). All’interno della struttura di tale codice, i tribunali competerebbero tra loro per offrire le procedure più efficienti e giuste.
Bitcoin è destinato a cambiare il mondo in ogni aspetto della società dove la fiducia riveste un ruolo importante, e grazie al suo registro verificabile e immutabile, potrebbe esserci d’aiuto anche per quanto riguarda la tracciabilità delle sentenze e la reputazione dei tribunali privati. Sicuramente l’amministrazione della giustizia e il funzionamento di quest’ultimi in un mondo libertario, è forse tra gli argomenti meno intuitivi; per approfondire, suggerisco questo video
Stesso discorso per altri sistemi ormai obsoleti come i registri pubblici di immobili e autovetture, che in un mondo libertario andrebbero assolutamente rimossi da registri nominativi a favore di sistemi pseudonimi.
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Visioni dal futuro
nomina
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Perché la libertà vincerà
Il libertarismo alla fine trionferà perché esso e solo esso è compatibile con la natura del mondo e dell’uomo. Inoltre, non si può tornare ad una economia preindustriale, e le scienze economiche hanno dimostrato che solamente un libero mercato può gestire in maniera efficiente un’economia industriale.
La libertà non è stata mai pienamente sperimentata nel mondo moderno; i libertari si propongono di realizzare il sogno americano e di tutto il mondo.
E Bitcoin è inevitabile, è solo questione di tempo, perchè anche se i governi dovessero mettercela tutta per impedirne l’adozione, non faranno altro che ridurre momentaneamente il valore, ma non c’è alcuna possibilità che riescano ad impedire alla rete di minare il prossimo blocco, e nel frattempo qualche paese secondario e dollarizzato, lo adotterà alla faccia delle grandi potenze, perché l’incentivo economico vale da entrambi i lati: come abbiamo visto in El Salvador, bitcoin è utile al governo per liberarsi dalla grinfie degli USA e del dollaro, ma allo stesso tempo è utile ai salvadoregni per liberarsi dalle grinfie dello stato. Sarebbe utile a Putin, se volesse aggirare il blocco del sistema SWIFT, così all’oligarca come all’operaio russo, che volessero assicurare i propri risparmi contro la confisca, ma anche al cittadino ucraino, che senza corrente non è in grado di usare le banche, non può prelevare al bancomat, e non può usare le carte di credito, ma può usare bitcoin per ricevere aiuti da tutto il mondo, e pagare p2p per i beni di prima necessità e preservare i suoi risparmi, basta un pannello solare per caricare un telefono, e se non ci fosse internet basterebbe Starlink o un altro satellite.